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ve20

Idee in ordine sparso 

documento interno riservato

(e scusate eventuali errori di battitura e tecnicismi più difficili da scrivere che da realizzare)

Creare un’associazione due punto zero (20 o 2.0) che unisca diverse persone con grandi competenze ed esperienza (ognuna nel proprio settore) al fine di valorizzare il territorio in cui viviamo.

Esperienze passate portano ad una scelta univoca: un’associazione senza fini di lucro gestita come un’azienda (con partita iva e business plan) con un riconoscimento diretto o indiretto ai volontari (il volontariato va benissimo ma l’impegno ed il lavoro deve essere valorizzato anche con semplici coupon di spesa, buoni pasto o gadgets).

I fatti ci hanno dimostrato in questi anni che altre associazioni locali non sono in grado di gestire eventi (per gestione intendiamo un livello qualitativo in termini di immagine ed organizzazione aderente al momento e non fermo ai mitici anni 80): per questo l’associazione deve essere indipendente ed organizzata per affrontare una manifestazione senza l’aiuto di terzi. In questo rientra anche un breve pensiero sui meriti o demeriti e di responsabilità univoca: inutile organizzare manifestazioni con “persone piccole” pronte a salire sul carro in caso di successo ed a dileguarsi in caso di insuccesso.

Pochi eventi ma buoni: un aspetto su cui focalizzarsi potrebbe essere “il green”, l’ambiente ed il sociale.Organizzare manifestazioni “green” tipo “cammicorsa” o “giro di Villanova in bicicletta”, avere una sede eco sostenibile (con una parte delle apparecchiature alimentate a pannelli solari) potrebbe essere un filone vincente.

Conferire direttamente sul territorio  le risorse acquisite (museo a cielo aperto, pulizia del territorio, momenti sociali come ad esempio “la tavolata più lunga della liguria”, cioccolata calda e panettone la notte di Natale, Capodanno in piazza) generano fiducia e credibilità nella popolazione.

Il coinvolgimento dell’amministrazione locale dovrebbe essere il primo obiettivo: offrire una finestra sul mondo dove far conoscere la città ed il territorio, promuovendolo con tutte le forme di web marketing esistenti oggi (sito web, social, canale youtube, stampati): una politica attuale non basata su piaggio e violette (ambedue volutamente minuscoli).

Creare un point turistico con una sede multimediale (si era pensato ad una stanza presente al Salone dei fiori di fronte all’entrata della biblioteca…mai avuto risposta…): questa location è particolarmente interessante per la posizione logistica che ricopre.(dettagli più avanti)

 

Il “naming” come sapete è importante (i  domini qui scritti sono tutti liberi)

Associazione Liguriae20  (prendiamola larga…potremmo gestire un domani altri comuni)

che gestisce

Villanova eventi (Ve20 – Villanovae20)

Anno 2020

Radio20

e venti

20 oppure due punto zero

 

Penso (e qui lascio il parere di consulenza a commercialisti ed avvocati) che la strada corretta sia creare un’associazione culturale “multimediale”  (regolarmente iscritta e riconosciuta) senza fini di lucro (nella quale, tra l’altro,  rientrano le webradio istituzionali oppure le radio fm comunitarie – questo servirà dopo per la definizione dei canoni e costi)

Creare un media di supporto all’associazione che,non solo amplifichi gli eventi dell’associazione stessa, ma crei sinergie con altre associazioni ed enti: al di la di realizzare eventi propri si costruisce una struttura interna la quale, con la raccolta pubblicitaria (spot radiofonici e spazi sui portali web o web marketing social) è in grado di auto finanziarsi e vendere diversi servizi.

La fantasìa non manca per inventare e realizzare diversi eventi che abbiamo nel cuore, ma senza promozione non andiamo da nessuna parte: per questo l’idea di creare un media di proprietà che faccia da volano alle attività dell’associazione, in termini di promozione e vendita spazi pubblicitari, per il sostentamento della struttura e, nel contempo, che offra voce alle associazioni del comprensorio, alle amministrazioni locali ed a chiunque abbia qualcosa di interessante da dire: realizzare una web radio denominata Radio20. (i venti li puoi sentire ma non vedere…ma queste sono mie pazzie…i giovani la leggono due punto zero)

Radio20 esiste ormai da dieci anni: per anno di fondazione è la prima webradio in Liguria: ad oggi trasmette 24/24 musica ma può essere implementata da trasmissioni e programmi parlati.

Il “core business” di una radio è proprio il numero di ascoltatori e la garanzia di esserci sempre come audio on demand: una delle mission da raggiungere potrebbe  essere il rivolgersi a tutte le persone che fanno sport (chi va a correre o in bicicletta ha nelle orecchie musica e playlist…scegliere una radio con musica di qualità ed informazioni nazionali e locali potrebbe essere una scelta vincente).

L’ascolto degli automobilisti oggi è facilitato dalla presenza del multimediale su tutte le autovetture di ultima generazione: come per il vivavoce con lo smarthphone è possibile ascoltare direttamente sull’impianto dell’auto una web radio come se fosse una normale radio fm tramite il bluetooth (o artigianalmente con un cavetto)

Partiamo dal concetto che le attività commerciali (e non solo) oggi cercano musica (basta vedere l’ascesa del colosso spotify che permette di creare la propria playlist personale pagando un minimo abbonamento mensile) .

Avere all’ascolto dei luoghi di ritrovo importanti sul comprensorio è  importante come promozione globale del servizio (negozi – bar – centri commerciali): in questo caso il prodotto da offrire deve essere un palinsesto musicale “di flusso” con brevi interruzioni informative nazionali e/o locali, meteo  e spot pubblicitari, spostando eventuali trasmissioni parlate (talk show) in fasce orarie “non dannose” all’ascolto  (ad esempio un “morning show” dalle 07.30 alle 09.00 , una fascia talk in pausa pranzo ed un “evening show” dalle 19.30 alle 21.00 o sino a tarda notte…in queste fasce orarie  i negozi sono chiusi e le attività commerciali con orario continuato hanno meno affluenza e sono più disponibili all’ascolto).

E poi la fuori “c’è il mondo”: ad oggi Radio 20 è costantemente ascoltata da italiani nel mondo (ha un centinaio di contatti ogni giorno da Francia, Germania, America, Australia, Russia): gli italiani nel mondo sono tanti, ma anche i turisti che visitano le nostre zone. Questi ultimi possono portarsi “a casa” qualcosa del nostro territorio e viverlo a distanza con l’emozione della musica ed il racconto del territorio (una semplice card con gli indirizzi ai quali collegarsi è una promozione unica).

Oggi chiamarla radio è riduttivo in quanto il termine esatto è “radiovisione” avendo la possibilità di andare in diretta sui social e direttamente dal sito web con delle webcam posizionate nello studio di trasmissione.

Ascoltarla è semplicissimo: dal computer, dallo smarthphone collegandosi al sito web (radio20.it) oppure scaricando la app dallo store. (google o iphone)

Per i  nostalgici della radio (e gli “anziani”) esistono oggi degli apparecchi radio che una volta programmati suonano la radio web prescelta e volendo solo quella (il costo varia dai 70,00 ai 150 euro). Ecco qui un paio di esempi di “iradio” (cliccando sulla foto le caratteristiche dal sito originale). Questi apparecchi potrebbero essere forniti in comodato d’uso agli esercizi che sottoscrivono una campagna pubblicitaria ed ovviamente ad un prezzo speciale ai soci  dell’associazione.

 

 

Nessuno ci vieta di affrontare il mercato dell’fm

Sono a conoscenza dell’esistenza di diverse concessioni fm disponibili ed eventuali frequenza fm (sto facendo indagini approfondite su questo)

Fattori interessanti scaturiti da queste mi ricerche sono

  • se facciamo una radio comunitaria abbiamo diverse agevolazioni e contributi (per maggiori informazioni il Mise Ministero dello sviluppo) ci fornisce le linee guida qui https://www.incentivi.gov.it/index.php/gli-incentivi/incentivo/52
  • secondo la normativa un Comune può richiedere direttamente all’ordine competente (ispettorato telecomunicazioni Genova) l’accensione di una frequenza fm (microimpianto) per la copertura solo ed esclusivamente sul proprio territorio comunale (una volta lo potevano fare le comunità montane che sono state abolite) . Questo implica, ad esempio, che il Comune di Villanova, come quello di Garlenda, Casanova Lerrone, Ortovero, Cisano sul Neva, Andora, Alassio, Laigueglia (ovvero comuni che hanno un confine geografico ben preciso) possa richiedere l’accensione di un impianto fm (previa presentazione di documentazione nella quale si indica il sito fisico dove ubicarla, l’impianto trasmittente e la frequenza : quest’ultima dovrà essere individuata tramite misure da parte di tecnici specializzati) (ndr ad esempio a Villanova il 94.900 è libero da interferenze). Più frequenze più ascolto sul territorio.

Cosa comporta essere radio comunitaria

E’ definita “a carattere comunitario” l’emittente radiofonica locale caratterizzata dall’assenza dello
scopo di lucro, che trasmette programmi originali autoprodotti almeno per il 30% dell’orario di
trasmissione giornaliero compreso tra le ore 7,00 e le ore 21,00, che può avvalersi di sponsorizzazioni e
che non trasmette più del 10% di pubblicità per ogni ora di diffusione. (ovvero 6 minuti ora che con spot da 20 secondi sono 18 spot/ora)

Cose serve

Una concessione attiva ed una frequenza fm esistente (non importa dove): si acquisisce la concessione e la frequenza e si spostano dove si vuole. l’impianto di trasmissione (o gli impianti)  al contrario di un tempo possono essere collegati via internet.

Avere una concessione fm significa essere concessionari a tutti gli effetti ed un domani avere accesso ad un canale sul Digitale terrestre (DDT) (magari ospitati da un’altra emittente ad esempio Imperia Tv o Primocanale) ed avere accesso al prossimo DAB (dal 1 gennaio 2020 sarà obbligatorio su tutte le auto montare radio digitali)

 

Con la radio comunitaria si risparmia anche sui costi Siae ed Scf (che valgono sia per l’fm che per trasmissioni sul web o su altri canali). Dal sito Siae evinciamo questo

Il compenso come sopra determinato non potrà essere in alcun caso inferiore al minimo, per
ogni 24 ore di effettiva diffusione, di:
– € 1,55 (pari a € 565,75 annuali) per le emittenti comunitarie.

 

Come vengono emessi i contributi (MISE – nuova normativa decreto legge 2017)

https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.del.presidente.della.repubblica:2017-08-23;146!vig=

Con regolamento da adottare ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabiliti i criteri di riparto tra i soggetti beneficiari e le procedure di erogazione delle risorse del Fondo di cui alla lettera b) del comma 160, da assegnare in favore delle emittenti radiofoniche e televisive locali per la realizzazione di obiettivi di pubblico interesse, quali la promozione del pluralismo dell’informazione, il sostegno dell’occupazione nel settore, il miglioramento dei livelli qualitativi dei contenuti forniti e l’incentivazione dell’uso di tecnologie innovative.».

 

Il Ministero dello sviluppo economico, di seguito denominato «Ministero», provvede al riparto delle risorse dell’esercizio finanziario 2016 presenti sull’apposito capitolo di bilancio del Ministero e, annualmente, al riparto delle risorse del fondo di cui all’articolo 1, assegnate al Ministero, in sede di riparto del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, ai sensi dell’articolo 1, comma 4, della legge 26 ottobre 2016, n. 198, secondo i seguenti criteri: a) 85 per cento riservato ai contributi spettanti alle emittenti televisive operanti in ambito locale, di cui il 5 per cento deve essere riservato ai contributi destinati alle emittenti televisive aventi carattere comunitario secondo quanto indicato nell’articolo 7; b) 15 per cento riservato ai contributi spettanti alle emittenti radiofoniche operanti in ambito locale, di cui il 25 per cento deve essere riservato ai contributi destinati alle emittenti radiofoniche aventi carattere comunitario secondo quanto indicato nell’articolo 7. 2. Il Ministero e’ autorizzato ad accantonare annualmente una somma fino al limite dell’1 per cento dello stanziamento iscritto in bilancio per far fronte a revisioni degli importi dei contributi attribuiti negli anni precedenti a seguito degli esiti di eventuali contenziosi.

 

Possono presentare domanda ai fini dell’erogazione dei contributi di cui al presente regolamento le emittenti rientranti nelle seguenti categorie: a) emittenti televisive titolari di autorizzazioni per fornitura di servizi media audiovisivi in ambito locale ai sensi della delibera AGCOM n. 353/11/CONS per marchi/palinsesti diffusi con numerazione automatica (LCN); b) emittenti radiofoniche locali legittimamente operanti in tecnica analogica ai sensi dell’articolo 1, commi 2-bis e 2-ter, del decreto-legge 23 gennaio 2001, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 marzo 2001, n. 66, in possesso dei requisiti indicati dall’articolo 24 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177; c) titolari di autorizzazioni per fornitura di servizi radiofonici in ambito locale non operanti in tecnica analogica, ai sensi della delibera AGCOM n. 664/09/CONS, allegato A, articolo 3, una volta completata la fase di avvio dell’operativita’ su tutto il territorio nazionale delle trasmissioni radiofoniche in tecnica digitale terrestre; d) le emittenti televisive e radiofoniche aventi carattere comunitario in ambito locale, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere n) e bb), numero 1), del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177. Alle emittenti comunitarie si applicano esclusivamente i requisiti, i criteri e i punteggi previsti dall’articolo 7. E’ fatta comunque salva la possibilita’ per le stesse di optare, in alternativa, per la presentazione della domanda di contributo ai sensi dell’articolo 6.

 

«emittente radiofonica a carattere comunitario», nazionale o locale, l’emittente caratterizzata dall’assenza dello scopo di lucro, che trasmette programmi originali autoprodotti per almeno il 30 per cento dell’orario di trasmissione giornaliero compreso tra le ore 7 e le ore 21, che puo’ avvalersi di sponsorizzazioni e che non trasmette piu’ del 10 per cento di pubblicita’ per ogni ora di diffusione; non sono considerati programmi originali autoprodotti le trasmissioni di brani musicali intervallate da messaggi pubblicitari o da brevi commenti del conduttore della stessa trasmissione;

Entro il 28 febbraio di ciascun anno i soggetti che intendono beneficiare dei contributi presentano al Ministero una singola domanda per ogni regione nella quale operano e per ogni marchio/palinsesto per i quali richiedono il contributo. E’ quindi consentita la presentazione di piu’ domande per ogni regione da parte di ogni singola emittente. 2. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico sono stabilite le modalita’ di presentazione con procedura telematica delle domande e la documentazione da presentare, ivi comprese la dichiarazione di impegno di cui all’articolo 4, comma 1, lettera b), e le dichiarazioni rese nelle forme di cui agli articoli 38, 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 attestanti dati e notizie richiesti ai sensi del presente regolamento. Con il medesimo decreto e’ stabilito, in sede di prima applicazione, il termine di presentazione delle domande di cui al comma 1 per i contributi relativi agli anni 2016 e 2017. 3. Conclusa l’istruttoria, il Ministero pubblica sul proprio sito web le 4 graduatorie nazionali provvisorie dei soggetti ammessi al contributo, distintamente per le emittenti televisive e per quelle radiofoniche a carattere commerciale nonche’ separatamente per le emittenti televisive e per le emittenti radiofoniche a carattere comunitario, e l’indicazione degli importi dei contributi spettanti. 4. Nelle graduatorie sono riportati, per le emittenti commerciali, i soggetti ammessi con l’indicazione del punteggio ottenuto relativamente a ciascuno dei criteri indicati all’articolo 6, nonche’ dell’eventuale riconoscimento delle maggiorazioni spettanti come previsto dall’articolo 6, commi 3 e 4, e, per le emittenti comunitarie, con l’indicazione del punteggio ottenuto relativamente ai soli criteri di cui all’articolo 6, comma 1, lettere a) e b), con l’indicazione del punteggio complessivo ottenuto. 5. Nei trenta giorni successivi alla pubblicazione delle graduatorie provvisorie, con le stesse modalita’ di presentazione della domanda di cui al comma 2, ogni emittente, inclusa o non inclusa nelle graduatorie, puo’ presentare richiesta di rettifica del punteggio o di riammissione della domanda, fornendo tutti gli elementi necessari al riesame della pratica. 6. Concluso l’esame delle richieste di rettifica e delle istanze di riammissione, entro sessanta giorni, il Ministero pubblica le graduatorie definitive con le stesse modalita’ di cui ai commi 3 e 4. 7. Il Ministero provvede alla successiva liquidazione in un’unica soluzione entro i successivi sessanta giorni ed e’ autorizzato a compensare gli importi da erogare a titolo di contributo con le somme di cui i beneficiari risultino eventualmente debitori nei confronti del Ministero stesso per quanto previsto dagli articoli 34 e 35 del decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, recante codice delle comunicazioni elettroniche. 8. Il Ministero effettua idonei controlli, anche in periodi successivi alla concessione del contributo, relativamente alla veridicita’ delle dichiarazioni e della documentazione presentata in sede di domanda e verifica il corretto adempimento degli obblighi previsti dal presente regolamento. 9. Allo svolgimento delle attivita’ di controllo si provvede nell’ambito dei compiti istituzionali, nel limite delle risorse umane, finanziarie, strumentali disponibili a legislazione vigente. 10. In caso di non ammissione delle domande, di esclusione o successiva revoca del contributo gia’ concesso ai sensi dell’articolo 8 e’ data comunicazione all’interessato con provvedimento motivato.

 

Criteri di valutazione delle domande ai fini del calcolo dei contributi

Emittenti a carattere comunitario 1. L’ammontare annuo dello stanziamento destinato alle emittenti comunitarie, di cui all’articolo 3, comma 1, lettera d), e’ ripartito secondo i criteri e le aliquote sotto riportate:

a) in parti uguali tra tutti i soggetti beneficiari ammessi: 50 per cento

b) in proporzione al punteggio attribuito esclusivamente con riferimento al criterio riguardante dipendenti e giornalisti di cui all’articolo 6, comma 1, lettere a) e b): 50 per cento; 2. Nell’ambito dell’istruttoria per la predisposizione delle graduatorie di cui all’articolo 5, in separata sezione relativa alle emittenti comunitarie, il Ministero determina l’entita’ delle risorse risultanti dalla ripartizione di cui al comma 1, calcola la parte fissa del contributo dividendo l’importo di cui al comma 1, lettera a), tra tutti i soggetti beneficiari ammessi e attribuisce in maniera proporzionale al punteggio ottenuto da ciascuna emittente l’importo di cui al comma 1, lettera b). 3. Sono ammesse ad usufruire dei contributi le emittenti televisive a carattere comunitario che si impegnano a trasmettere programmi di televendite per una durata giornaliera non superiore a novanta minuti.

 

numero dipendenti e/o giornalisti

fatturato

spesa in investimenti tecnologici

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una radio ha innanzitutto bisogno di un minimo di presidio giornaliero per le attività di manutenzione ordinaria del palinsesto ed il corretto funzionamento (sarà interamente gestita da un sistema di automazione radiofonica molto sofisticato in grado di automatizzare la maggior parte delle rubriche presenti a palinsesto): per questo sarebbe interessante creare una struttura polivalente che, oltre a presidiare il corretto funzionamento dell’emittente, svolga il ruolo di front office per evadere eventuali richieste ed essere un punto di presenza importante sul territorio (per questo sarebbe interessante una sinergia con il Comune per un ufficio turistico).

Creando uno studio radiofonico professionale questo può essere, ad esempio, visitato dalle scuole del comprensorio (gli ascoltatori di domani).

Lo spazio necessario ideale dovrebbe essere : una control room di circa 3 x 3 metri ed un locale più piccolo per la pre e post produzione. Un locale tecnico ed un magazzino logistica possono anche non essere nella stessa struttura. A questo (per quanto pensato e scritto prima) bisognerebbe aggiungere una reception.

lo studio 2016

 

 

La radio  ha bisogno di una testata giornalistica di cui Radio20 è in possesso da anni (registrata a nome dell’associazione Media Liguria presso il Tribunale di Savona con Direttore Responsabile Monica Napoletano pubblicista) (basterà cambiare l’intestatario della testata)

 

La parte più difficile da spiegare e soprattutto quantificare è la distribuzione dei dati (ovvero della musica) per quanto riguarda la parte web/digitale

Per quanto riguarda l’emissione abbiamo bisogno in sede di una connessione dati affidabile ( Wime è disponibile a fornirci il necessario in cambio di promozione)

Dalla sede partono due flussi dati verso un distributore professionale broadcast che pensa a garantire a tutti gli utenti collegati il segnale audio/dati: da anni utilizzo una delle ditte leader in questi servizi, i quali garantiscono 24 ore su 24 tutto l’anno il flusso (avendo diversi punti di distribuzione simultanei collocati in America, Europa, Asia).

Più ascoltatori si connettono, più dati si consumano ed ovviamente più costa.

Perchè due flussi dati?

Uno chiamiamolo “Alta qualità” (a 128 kbps in mp3) che è dedicato a chi ascolta in wifi con connessioni fisse (non ha problemi di traffico dati ne di consumi ed avrà una qualità audio alta)

uno chiamato “Mobile” (a 32 kbps in aacplus) che è dedicato a chi ascolta in mobilità ed avrà la necessità di non consumare molti giga del suo piano mensile acquistato (l’algoritmo aacplus permette di mantenere una buona qualità audio con utilizzo minimo di dati) (oggi l’unità di misura di questo campo è il giga telefonico…)

Con questa soluzione riusciamo a contenere i costi di distribuzione in quanto se molti ci ascolteranno in mobilità avremo un risparmio di dati: purtroppo non è esattamente quantificabile il consumo, in quanto la problematica principale è dettata dalla “contemporaneità” (utenti contemporanei in ascolto). Per questo faccio una serie di esempi: primo fra tutti sicuramente il consumo contemporaneo sarà più alto di giorno che di notte.

Secondo…Se un determinato giorno ad un determinata ora ci sarà in intervista il Sindaco di … che racconterà qualcosa di importante ed interessante il livello di ascolti contemporanei salirà enormemente per poi scendere una volta concluso l’intervento.

Per calibrare questo bisogna ovviamente pianificare ascolti contemporanei più alti per non trovarsi impreparati nel momento del bisogno.

E soprattutto perchè non avere un solo canale “mobile”: perchè gli appassionati di musica o comunque quelli che ascoltano su un impianto dedicato ad esempio i negozi (e non le cuffiette del cellulare) hanno bisogno di una qualità maggiore per apprezzare il prodotto (oggi il minimo sindacale per una webradio è 128 kbps ma ne esistono di qualità superiore ovvero 192 kbps o addirittura 320 kbps in quanto la velocità globale di internet sta aumentando grazie alle fibra…in un tempo non molto lontano la digitalizzazione ed il free wifi ovunque ci consentirà di navigare gratuitamente senza costi e metteremo in campo qualità sonore più alte)

 

Diciamo che per distribuire due flussi a circa 1000 persone (contemporanee dunque più di 2500 non contemporanee) ci vogliono circa 120,00 euro al mese. (dato che l’ascolto della webradio è occasionale ottenere numeri del genere ci porterebbe ad essere una delle webradio più ascoltate in Italia: le statistiche delle più importanti web radio italiano hanno dai 4.000 agli 8.000 ascoltatori contemporanei/giorno)

Attenzione: sulla contemporaneità non abbiamo problemi in distribuzione audio/video in diretta social (facebook – instagram – youtube) in quanto loro sono attrezzati per distribuire illimitatamente la diretta.

La domanda sorge spontanea ai non addetti ai lavori: perchè allora non distribuire sempre con i social? Innanzitutto non si possono distribuire sui social dirette con audio di canzoni  soggette a copyright (problema copyright – il programma di radio deejay del mattino con Linus e Savino viene trasmesso su Youtube in diretta ma non viene suonata alcuna canzone) dunque si possono distribuire solo parti di programmi in cui ad esempio viene intervistato qualcuno e/o ad esempio c’è una band che suona dal vivo un suo repertorio.

Altro motivo è la poca affidabilità delle connessioni live (ad esempio su facebook o youtube): diciamo che anche loro possono avere dei problemi di grande distribuzione e sganciare la diretta in caso di alto numero di partecipanti…ed ovviamente capita nel momento in cui c’è bisogno di flusso e c’è audience…

Per questo, anche in questo caso, bisogna scegliere sistemi autonomi di distribuzione ed utilizzare le dirette social come un qualcosa in più per evitare brutte figure. Una soluzione per aggirare il problema video è installare nella control room delle webcam che consentono, in completa autonomia, di vedere lo studio e la diretta radio (ed ovviamente ascoltarla).

 

L’emittente è obbligata ad avere un sistema di automazione di proprietà (o in affitto) che preveda

  • un archivio musicale di proprietà
  • un sistema di messa in onda che scriva su un file log tutti gli eventi passo passo (questi devono essere conservati per almeno due anni) in gerco è lo storico dell’emittente che serve in caso di controllo Siae/scf
  • un sistema di registrazione delle trasmissioni (files garante) che deve essere conservato per almeno 90 giorni (in caso di diffide nei confronti della testata giornalistica deve esistere una prova del trasmesso)
  • un sistema di automazione per la messa in onda in automatico di news nazionali e meteo (per i non addetti ai lavori la maggior parte delle news dell’emittenti radiofoniche vengono prodotte da agenzie di stampa terze che le distribuiscono ad orari su server dedicati – la regia una volta programmata si collega a questi, prende il files e lo mette in onda all’ora stabilita)

Siamo in possesso di una regia professionale con ad oggi un archivio musicale composto da più di 25.000 brani in digitale (sempre in crescita, in quanto avendo accordi con le principali case discografiche mondiali, provvedono ogni settimana ad inviare le novità che vanno inserite nella regia e programmate per andare in onda). Questo sistema di automazione (usato ancora oggi da molte radio in Italia) ha ovviamente una licenza di utilizzo nominativa (di mia proprietà) ed un valore non accessibile in una prima fase (l’acquisto di un qualsiasi sistema di automazione per essere in regola con le norme vigenti può costare dai 15.000 ai 20.000 euro ma attenzione vuota senza alcuna canzone! Tutto l’archivio musicale è da inserire ed è questo il lavoro più grande, in quanto, ogni canzone ha una ventina di parametri da eseguire prima di poter essere messa in onda…un lavoro di mesi per essere a regime). Ovviamente sul web esistono ditte che vendono sistemi di automazione a prezzi inferiori, anche in abbonamento, che ovviamente hanno un sacco di problemi (ricordiamoci che l’automazione funziona 24 ore su 24 tutto l’anno…in alternativa la radio è ferma).

Un altro valore che ha questo “naming” e questa emittente sono i pacchetti jingles cantati professionali e tutte le sigle necessarie per l’emissione (personalizzate e realizzate dallo stesso studio di produzione jingles di Radio Monte Carlo).

Il sistema di noleggio (nel quale è compresa sia l’attrezzatura iniziale e la manutenzione ordinaria delle apparecchiature) è il sistema più usato dalle emittenti radiofoniche locali oggi. Negli anni ho accumulato a magazzino un sacco di materiali che possono servire per questa avventura e che volentieri metterò a disposizione.

Per quanto riguarda l’affitto sedi abbiamo uno dei “maestri” immobiliari a lettura di questa enciclica il quale troverà sicuramente la soluzione migliore.

Nel business plan bisogna prevedere almeno uno/due  collaboratori part-time necessari per presidiare la sede (nel caso intervenisse il Comune le cifre saranno da modificare): questo è basilare in quanto tutti noi siamo già molto impegnati con le nostre attività.

Cercare persone giovani che vogliano fare radio è un’altra missione importante: insegnare a queste persone quello che ad oggi è diventato un vero e proprio lavoro è molto affascinante (ho molti “figli artistici” sparsi nei più famosi network italiani ai quali possiamo chiedere sicuramente collaborazione).Le giovani leve si possono appropriare della fascia serale portando sicuramente ascolti e contatti con un divertimento sano ed educativo.

E’ prevista una connettività mobile (ad esempio Iliad) con la scelta di un numero semplice da utilizzare per whatsapp (messaggistica, messaggi vocali, dirette telefoniche ed emergenza connettività sede (non funzionasse Wime c’è la possibilità di mantenere temporaneamente il flusso con il 4G).

Nei vari discorsi intrapresi in questi anni per questo progetto sempre rimasto nell’ultimo cassetto,  le possibilità (secondo me remote) di farsi affidare dal Comune una sede erano indirizzate su una parte del Salone dei Fiori (vedi foto), o su una parte della biblioteca oppure (come evidenziato da Gianfranco) una casetta “abbandonata” nei pressi del Comune (vedi foto)

Queste sedi sono interessanti soprattutto per essere abbastanza indipendenti dalle abitazioni ed hanno un fattore essenziale che le accomunano: la possibilità di accedere al tetto per installare pannelli di connessione internet ed eventuali webcam (ed in un futuro eventuali collegamenti per ripetitori fm). Sia ben chiaro che non vogliamo alcun regalo: noi offriamo promozione e la promozione (se fatta bene) ha un valore.

 

Chi volesse ascoltare Radio20 (che attualmente è soltanto musicale) sulla quale sto svolgendo dei test live con nuovi software di trasmissione.

https://www.radio20.it

 

 

I tempi di realizzazione di una sede operativa (altamente tecnologica) sono circa 3 settimane per essere completamente a regime. Sarebbe interessante riuscire ad avere una sede logistica per metà dicembre, dato che nelle vacanze di Natale si potrebbe trovare il tempo per attrezzarla ed essere pronti per i primi di Gennaio.

(avendone costruite parecchie in tutta Italia per molti anni e soprattutto in tempi molto più stretti…ma avevo venti anni meno, non avevo un anno così “particolare e complicato” nella testa e le mie coronarie erano molto più salde) :-)))

Come avrete capito (e come qualche lettore di questa enciclica sa bene) di radio ne potrei scrivere per centinaia di pagine, visto che esistono tantissime sfumature e dettagli, ma per ora, mi fermo qui.

Attendo i vostri preziosi commenti e valutazioni al consueto indirizzo mail a voi riservato

durando@cambiopc.com

 

 

Qui di seguito una bozza di statuto che era stato utilizzato

per un’associazione con gli stessi fini

 

 

 

Statuto
STATUTO ASSOCIAZIONE CULTURALE MULTIMEDIALE ___________________________
Art. 1 – Denominazione e Sede
E’ costituita l’Associazione civilmente non riconosciuta denominata:

“ASSOCIAZIONE CULTURALE MULTIMEDIALE ______________________”,
con sede legale in ________________________

Art. 2 – Durata
La durata dell’Associazione è prevista fino al 2050 e potrà essere anticipatamente sciolta con deliberazione dell’Assemblea Straordinaria degli Associati.
Art. 3 – Scopo
L’Associazione non persegue fini di lucro, ha carattere democratico ed è apartitica, si richiama ai principi della Costituzione Italiana, e alla Dichiarazione dei Diritti Universali dei Diritti Umani. L’Associazione assume la forma di “Associazione non riconosciuta” ai fini del Codice Civile, e quelli di “Ente non commerciale” ai fini fiscali, anche se potrà svolgere in via accessoria e non prevalente, attività commerciale per coprire per quanto possibile le spese necessarie al conseguimento degli scopi associativi.
Fini associativi sono lo studio, la pratica, l’approfondimento e la diffusione della cultura musicale in tutti i suoi generi ed in tutte le sue forme ad essa connesse.
L’Associazione per il raggiungimento dei suoi fini, intende promuovere varie attività, in particolare:
attuare i principi espressi dall’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana, il quale afferma: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione;
– sostenere i valori espressi dall’art. 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, dell’art. 10 della Convenzione Europea e dell’art.19 del Patto Internazionale di New York
– essere strumento per la costituzione e l’avviamento alle arti e mestieri della comunicazione in generale, letteraria e giornalistica;
– rendersi interpreti delle necessità territoriali ed attraverso strumenti di comunicazione multimediali creare canali d’informazione indipendenti tra Enti, Autorità e Cittadini;
– favorire una civile convivenza tra il Popolo Italiano e quello dei Paesi confinanti; tutelare e promuovere la lingua italiana, valorizzare la forza lavorativa ed imprenditoriale di chiunque viva nel territorio e tutelare le minoranze culturali ed etniche presenti sul territorio;

– costituire un punto di riferimento per chiunque vive nel territorio, uno strumento indispensabile per unire le diverse culture, nella comunicazione e nelle relazioni politiche, economiche e sociali;
– promuovere lo sviluppo di forme turistiche rispettose dell’ambiente, valorizzare e promuovere la produzione e la commercializzazione di prodotti artigianali locali, salvaguardandone l’identità;
– organizzare eventi culturali, spettacoli, concerti, fiere, viaggi, showcase;
– prodigarsi per la crescita dei vari settori economici organizzando forme di pubblicità mirate e svolgere azioni di marketing territoriale ed extraterritoriale volte a promuovere e armonizzare l’offerta turistica locale;
– avviare un piano di promozione del territorio e dei suoi prodotti, attività, aziende pianificando interventi su tutti i mezzi tecnologici ad oggi conosciuti e future tecnologie;
– partecipare a programmi e iniziative a carattere Comunitario, Nazionale, Regionale Provinciale e Comunale aventi attinenza con le attività sopra citate;
– realizzare programmi radiofonici e/o televisivi in audio e/o video, musicali e d’informazione attraverso qualsiasi tecnologia di diffusione presente e futura (am, fm, digitale terrestre, dab, satellite, web, filodiffusione, cartacea)
– creare una testata giornalistica con direttore responsabile (pubblicista) regolarmente registrata presso il Tribunale di competenza con la quale realizzare programmi informativi da diffondere su i mezzi di proprietà dell’associazione.
– ideare e pianificare pubblicitaria, creare siti internet e grafica multimediale;
– creare altre forme di comunicazione come radio e televisioni su frequenze analogiche o digitali autorizzate, web radio e web tv e quanto altro offerto dalle nuove tecnologie, realizzare radio in centri commerciali, Enti, Amministrazioni e mezzi di trasporto;
– organizzare autonomamente presso la propria sede o presso sedi esterne, Istituti Scolastici primari o secondari corsi a pagamento inerenti la valorizzazione del media radiofonico e televisivo, corsi di dizione, public speaking, speaker radiofonico,DJ, tecnico di regia, giornalismo radiofonico, free lancer, station manager, corsi d’informatica (base ed avanzati), corsi di marketing,web marketing, corsi di musica, grafica pubblicitaria, editing audio e video, web casting.
– realizzare nel rispetto delle leggi campagne elettorali attraverso differenti mezzi di comunicazione ed informazione;
– fare tutto quanto sia necessario e conseguente al perseguimento degli scopi dell’Associazione

 

Art. 4. – Dotazione patrimoniale
L’Associazione provvede alle attività statutarie con l’apporto volontaristico degli Associati, nonché con i mezzi finanziari messi a disposizione dagli stessi Associati e da terzi.
Tutti gli Associati sono tenuti a contribuire in misura equivalente alla dotazione patrimoniale dell’Associazione.
L’Associazione per perseguire le predette finalità opera mediante:
a) prestazioni degli associati che offrono proprie competenze e abilità professionali;
b) collaborazione o assunzione di dipendenti, collaboratori e consulenti vari;
c) attuazione di propri autonomi progetti oppure l’adesione a progetti di altri soggetti (Persone private, Associazioni, Società, Enti Pubblici e Privati), anche stranieri, che siano in armonia con le finalità dell’Associazione stessa.
Costituiscono altresì dotazione patrimoniale gli impianti atti a produrre le attività dell’associazione, eventuali donazioni e contributi provenienti da persone o enti privati e/o pubblici, le entrate che derivano da saltuarie prestazioni amatoriali, i frutti derivanti dall’impiego della dotazione.
In caso di scioglimento, il patrimonio associativo o le sopravvenienze attive di esso dovranno essere destinate ad altra associazione o ente che persegua finalità analoghe o similari.
Le risorse economiche dell’Associazione sono costituite da:
– beni, immobili e mobili, che l’Associazione possiede o potrà possedere in avvenire;
– quote di associazione e contributi degli associati;
– eventuali contributi di enti pubblici e di qualsiasi altro genere;
– eventuali introiti da manifestazioni e relative sponsorizzazioni, eventuali diritti di utilizzazione artistica e musicale relativi a produzioni stampate, audio e video;
– eventuali donazioni, lasciti e sottoscrizioni;
– attività non prevalenti di carattere commerciale e produttivo;
– rimborsi ed ogni altro tipo di entrate.
I contributi degli aderenti sono costituiti dalle quote di associazione annuale, stabilite dal Consiglio Direttivo e da eventuali contributi straordinari stabiliti dall’Assemblea che ne determina l’ammontare. Le donazioni e i lasciti sono accettate dall’assemblea che delibera sulla utilizzazione di esse, in armonia con le finalità statuarie dell’Associazione.

Per il perseguimento delle attività istituzionali, l’Associazione si deve avvalere prevalentemente di prestazioni volontarie, personali e gratuite dei propri Associati e non può avvalersi di lavoratori dipendenti o di prestazioni di lavoro autonomo se
non per assicurare il regolare funzionamento dell’attività istituzionale, potendo in questo caso ed esclusivamente nell’esercizio dell’attività di promozione sociale
ricorrere anche ai propri Associati. Nell’esercizio dell’attività potrà erogare compensi, premi, indennità di trasferta e rimborsi forfetari di spesa sia per l’esercizio diretto di attività che nell’ambito amministrativo-gestionale, a condizione che detti importi non eccederanno il limite che possa presupporre ad una distribuzione indiretta di proventi o utili.
L’Associazione può rimborsare ai volontari le spese effettivamente sostenute.
Art. 5 – Organi Sociali
Organi dell’Associazione sono:
– L’Assemblea generale degli Associati;
– Il Presidente;
– Il Consiglio Direttivo;
Art. 6 – Domanda di ammissione
Rivestono la qualifica di Associati tutti coloro che, previa domanda di ammissione alla Associazione e successiva accettazione della stessa da parte del Consiglio Direttivo, partecipano alla attività della Associazione medesima.
Possono far parte dell’Associazione, in qualità di Associati, sia le persone fisiche che le persone giuridiche nonché gli Enti e le Associazioni.
Tutti coloro che intendono far parte dell’associazione dovranno compilare e sottoscrivere apposita domanda di ammissione indirizzata al Consiglio Direttivo con la osservanza delle seguenti modalità ed indicazioni:
1. indicare nome e cognome, luogo e data di nascita, professione, residenza, numero telefonico ed indirizzo Mail;
2. indicare la propria sfera di interessi in cui si intende collaborare nelle varie attività organizzate dall’Associazione;
3. i minorenni che abbiano compiuto il 14° anno di età verranno ammessi previa
autorizzazione di uno dei genitori o di chi ne ha la potestà;
4. I Soci accettando di aderire all’Associazione, dichiarano di aver preso atto dell’informativa in base art. 13 del D. Lgs. 196/2003 sul trattamento ed alla comunicazione dei propri dati personali.
Art. 7 – Associati
Vi sono tre tipologie di soci
Soci Fondatori
Soci Ordinari
Soci Onorari

Art. 8 – Diritti e Doveri degli associati
I soci sono obbligati:
1. ad osservare il presente statuto, i regolamenti interni e le deliberazioni legalmente adottate dagli organi associativi;
2. a mantenere sempre un comportamento degno nei confronti dell’Associazione;
3. a versare la quota associativa così come deliberato dal Consiglio Direttivo;
4. comunicare tempestivamente, con lettera o e-mail, le variazioni dei propri dati.
I soci hanno diritto:
1. a partecipare a tutte le attività promosse dall’Associazione;
2. ad usufruire di tutte quelle particolari convenzioni sottoscritte dall’Associazione;
3. a partecipare alle manifestazioni indette dall’Associazione;
4. a partecipare alle attività artistiche, editoriali e tecniche dell’associazione;
5. ad accedere alle cariche associative;
6. I soci maggiorenni godono dal momento di ammissione del diritto di partecipare
all’Assemblea con diritto di voto per l’approvazione e la modifica dello Statuto e dei
Regolamenti, per la nomina degli organi direttivi dell’Associazione, per lo scioglimento anticipato dell’Associazione e la devoluzione dell’eventuale patrimonio residuo.
Art. 9 – Decadenza degli Associati
Gli Associati cessano di appartenere all’Associazione nei seguenti casi:
1. Dimissioni volontarie;
2. Per decadenza conseguente al mancato pagamento della quota annuale, trascorsi due mesi dall’eventuale sollecito scritto;
3. Radiazione deliberata dalla maggioranza assoluta del Consiglio Direttivo, pronunciata contro l’Associato che commette azioni ritenute lesive o disonorevoli sia all’interno che al di fuori dell’Associazione, o che, con la sua condotta, costituisce ostacolo al buon andamento del sodalizio.
4. Il provvedimento di radiazione assunto dal Consiglio Direttivo deve essere ratificato dall’Assemblea Ordinaria. Nel corso di tale Assemblea, alla quale deve essere convocato l’Associato interessato, si procederà in contraddittorio con l’interessato alla disamina degli addebiti.
L’Associato radiato non può più essere riammesso.
Articolo 10 – Soci Fondatori ed Onorari
Sono “Soci Fondatori” i firmatari del presente atto
Sono “Soci Ordinari” le persone fisiche, Enti e Società. Il numero dei soci è illimitato.
Sono “Soci Onorari” le Personalità, Autorità, Enti, Società, gli Artisti che si prodigano per la crescita dell’Associazione o che si distinguono per particolari benemerenze.
La qualifica di socio Onorario viene designata dall’Assemblea dei soci o dal Presidente del Consiglio Direttivo ed il numero è illimitato.

Art. 11 – Assemblea degli Associati
L’Assemblea generale degli Associati è il Supremo Organo deliberativo dell’Associazione ed è convocata in sessioni Ordinarie e Straordinarie.
Art. 12 – Diritto di partecipazione
Fra gli aderenti all’Associazione, siano essi soci fondatori,ordinari, onorari, esiste parità di diritti e di doveri.La disciplina, del rapporto associativo e le modalità associative volte a garantire l’effettività del rapporto medesimo sono uniformi.
E’ esclusa espressamente ogni limitazione in funzione della temporaneità della partecipazione alla vita associativa.
Potranno prendere parte alle Assemblee sia Ordinarie che Straordinarie dell’Associazione gli Associati in regola con il versamento della quota associativa annua.Ogni Associato può rappresentare in Assemblea, per mezzo di delega sottoscritta, non più di un Associato.
Art. 13 – Compiti dell’Assemblea
La convocazione dell’Assemblea Ordinaria avverrà almeno otto giorni prima della data fissata per l’adunanza mediante affissione dell’avviso di convocazione nella sede dell’Associazione e contestuale comunicazione agli Associati a mezzo telefono, fax o e-mail. L’Assemblea Ordinaria deve essere convocata almeno una volta l’anno per l’approvazione del rendiconto finanziario ed economico e per la programmazione dell’attività per l’anno successivo.
Art. 14 – Validità Assembleare
L’Assemblea Ordinaria è validamente costituita in prima convocazione con la presenza della maggioranza assoluta degli Associati aventi diritto al voto e delibera validamente con il voto favorevole della maggioranza dei presenti. Ogni Associato ha diritto ad un voto.
L’Assemblea Straordinaria in prima convocazione è validamente costituita quando sono presenti due terzi degli Associati aventi diritto al voto e delibera con il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
In seconda convocazione, tanto l’Assemblea Ordinaria che l’Assemblea Straordinaria saranno validamente costituite qualunque sia il numero degli Associati intervenuti e delibera con il voto dei presenti.
Art. 15 – Consiglio Direttivo
Il Consiglio Direttivo è l’Organo Esecutivo dell’Associazione: esso è formato da un minimo di tre componenti ed un massimo di sette componenti fra cui Presidente, Vice presidente, Segretario e Tesoriere, eletti con voto segreto durante l’Assemblea annuale dei Soci.
Il primo Consiglio direttivo è nominato direttamente dai soci fondatori: i componenti del Consiglio durano in carica cinque anni e sono rieleggibili.

Per la validità delle riunioni è necessaria la presenza di metà più uno dei Consiglieri; trascorsa mezz’ora dalla prima convocazione la riunione è valida qualunque sia il numero dei Consiglieri intervenuti.
E’ inoltre facoltà del Presidente riunire il Consiglio ogni qualvolta lo ritenga utile.
Il Consiglio delibera a maggioranza di voti dei Consiglieri presenti.
Il Consiglio Direttivo si riunisce almeno 1 volta ogni 3 mesi per esaminare le proposte dei Soci riguardo l’attività radiofonica e le altre attività.
Sono compiti del Consiglio:
1. redigere i programmi di attività sociale previsti dallo Statuto sulla base delle linee approvate dall’Assemblea dei Soci;
2. curare l’esecuzione delle Deliberazioni dell’Assemblea;
3. redigere i bilanci;
4. compilare i progetti per l’impiego del residuo del bilancio da sottoporre all’Assemblea;
5. stipulare tutti gli atti e contratti di ogni genere inerenti all’attività sociale;
6. formulare il Regolamento interno dell’Associazione;
7. deliberare circa l’ammissione, la sospensione, la radiazione e l’espulsione dei soci;
8. favorire la partecipazione dei soci all’attività dell’associazione;
9. deliberare l’eventuale assunzione di personale esterno o interno;
10. elargire contributi per eventuali collaborazioni interne od esterne;
Le deliberazioni sulle nomine verranno adottate a maggioranza. In caso di parità prevarrà il voto del Presidente.
Qualora uno o più dei componenti il Consiglio Direttivo sia chiamato, in virtù delle proprie specifiche competenze, a svolgere attività professionale in favore dell’Associazione, dovrà essere retribuito per queste specifiche funzioni, fermo restando che nulla potrà essere riconosciuto a fronte dell’attività di componente del Consiglio Direttivo.
Art. 16 – Dimissioni e decadenza
Qualora, per qualsiasi ragione, nel corso dell’esercizio venissero a mancare uno o più Componenti del Consiglio Direttivo, i rimanenti provvederanno alla convocazione dell’Assemblea degli Associati per surrogare i mancanti. I nuovi componenti così eletti resteranno in carica fino alla scadenza dei consiglieri sostituiti.
Il Consiglio Direttivo dovrà considerarsi sciolto e non più in carica qualora, per dimissioni o per qualsiasi altra causa, venga a perdere la maggioranza dei suoi componenti.
Art. 17 – Presidente del Consiglio Direttivo
Il Presidente del Consiglio Direttivo è il legale rappresentante dell’Associazione. Fa propri gli scopi statutari impegnandosi ad operare per la crescita dell’Associazione e del suo prestigio.

A lui spettano la firma e la rappresentanza di fronte a terzi ed in giudizio. In caso di sua assenza o impedimento viene sostituito dal Vice Presidente, dal quale è coadiuvato nelle sue attività.
Il Presidente cura l’esecuzione dei deliberati del Consiglio Direttivo. In caso di urgenza esercita i poteri del Consiglio Direttivo, salvo ratifica da parte di questo alla prima riunione. Il Presidente convoca e presiede il Consiglio Direttivo.
Il Presidente del Consiglio Direttivo è espressamente delegato ad incassare qualsiasi somma versata all’Associazione anche da Enti Pubblici, Regionali, Provinciali, Comunali.
Art. 18 – Vice Presidente, Segretario, Tesoriere
Il Vice Presidente, il Segretario , il Tesoriere, sono nominati dal Consiglio direttivo e possono essere rappresentati da una medesima persona.
Il Segretario assiste il Consiglio Direttivo e l’Assemblea degli Associati e redige i verbali delle riunioni, assicura la realizzazione delle deliberazioni e provvede al normale funzionamento dell’Associazione.
Il Tesoriere è responsabile della tenuta dei registri dai quali risulta la gestione contabile dell’Associazione. Tra i registri dell’Associazione dovrà essere contemplato il Libro degli Associati dal quale dovranno risultare i nominativi degli associati. Detto Libro sarà tenuto a cura del Segretario.
L’Associazione per gli incassi ed i pagamenti, e per il deposito dei propri fondi di cassa potrà avvalersi di un conto corrente postale o bancario intestato all’Associazione i cui poteri di firma spettano al Presidente del Consiglio Direttivo.

ARTICOLO 19 – QUOTE SOCIALI
Le quote sociali si distinguono in:
– ordinarie
– suppletive
Sono ordinarie le quote fissate dal Consiglio Direttivo annualmente; sono chiamate genericamente quote associative od annuali e possono essere differenti a seconda della categoria di appartenenza degli Associati od in base ai servizi da loro utilizzati.
Sono suppletive le quote fissate dal Consiglio Direttivo “una tantum”, al fine di sopperire al fabbisogno di liquidità.
Le quote associative ed il termine di pagamento vengono stabiliti annualmente dal Consiglio Direttivo.
La quota associativa non è trasmissibile, né rivalutabile e potrà essere rimborsabile solo nel caso di mancato accoglimento della domanda da parte del Consiglio Direttivo.
I corrispettivi specifici, ossia le quote versate dagli Associati all’Associazione per prestazioni rese in conformità alle finalità istituzionali non sono considerate assoggettabili ad IVA ai sensi dell’art. 4, comma 4, del DPR 633/72 e successive modificazioni purché non costituiscano esercizio di attività commerciale.

Art. 20 – Esercizio Sociale
L’anno sociale e l’esercizio finanziario iniziano il 1° gennaio e terminano il 31 dicembre di ciascun anno: il primo esercizio si chiuderà il 31 dicembre 2016.
Art. 21 – Modifiche Statutarie
Il presente Statuto potrà essere modificato dall’Assemblea Straordinaria degli Associati nel rispetto di quanto previsto in tema di validità di convocazione e di deliberazione e con il consenso congiunto dei Soci Fondatori, del Presidente e del Segretario.
Art 22 – Intrasmissiblità della Quota Sociale
La quota sociale o contributo associativo, ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte è intrasmissibile e non rivalutabile.
Art. 23 – Divieto di distribuzione degli utili
E’ fatto divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’Associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione siano imposti dalla legge.
Art. 24 – Norma Finale
In caso di scioglimento dell’Associazione, il patrimonio verrà devoluto ad altra Organizzazione di Volontariato con finalità analoghe od affini di pubblica utilità sentito l’organismo di controllo di cui all’art. 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996 n° 662 e salvo diversa destinazione imposta dalla legge.
Art. 25 – Norma di rinvio
Per tutto quanto non espressamente contemplato nel presente Statuto trovano applicazione le norme del codice civile e dalle disposizioni normative in tema di associazioni civilmente non riconosciute.